lunedì 14 maggio 2012

UNA STORIA MOLTO ISTRUTTIVA : LA NUDA VERITÀ E' MEGLIO NASCONDERLA....


Nella sala stampa della Presidenza del Consiglio,quando berlusconi era ancora premier, dietro il lungo tavolo
dove siedono i membri del Governo durante le comunicazioni ufficiali, c'era
la riproduzione di una grande tela dipinta da Giovan Battista Tiepolo intorno al 1745. Il soggetto rappresentato è La Verità svelata dal Tempo, e si dice che sia
stato proprio Berlusconi a scegliere il quadro, e per ragioni evidenti.
La scena, infatti, ha per protagonista la Verità che, nuda, si
guarda nello specchio mentre solleva nella mano sinistra il sole, simbolo
della luce della ragione; un vecchio raggrinzito, il Tempo, la
tiene tra le braccia mentre poco lontano appare la Menzogna,
accecata dalla luce folgorante della Verità (veritatis splendor).
Come a dire che in quella sala stampa le dichiarazioni di ministri e
presidente del consiglio non possono che essere veritiere. Bel colpo! Ma
si sa, l' ex premier Berlusconi è sempre stato un grande esperto di
marketing.

Dal mese di maggio, quindi, la figura sensuale della Verità è apparsa dietro le
teste di Berlusconi, dei ministri e delle ministre: con la pelle
luminosa, i seni piccoli ma sodi, l'ombelico bene in vista. E con tutta
la forza comunicativa che rievoca in ognuno l'immagine della nuda
veritas. Per tutti noi la verità non può essere che nuda, come per
secoli l'hanno dipinta gli artisti .
Ma ai primi di agosto sui giornali appare una notizia,
piccola eppure incredibile: "qualcuno" ha censurato il nudo, coprendo con un
panneggio digitale i capezzoli e l'ombelico della fanciulla. Sì, è
così, alla povera Verità non solo hanno messo le mutande come ai
nudi di
Michelangelo nel Giudizio Universale ma,
essendo una femmina, hanno anche messo il reggipetto!
Come succede sempre nei casi di censura - e a maggior ragione in questo
caso, visto che il principale partito di governo si chiama "Partito
delle Libertà" - trovare i colpevoli del misfatto è impossibile. Nessuno sa niente. Tutti negano.
Nega Mario Catalano, lo scenografo di fiducia di Berlusconi: "Non saprei
dire se il quadro sia stato modificato. Io l'ho messo così come è stato
riprodotto".
Nega la Presidenza del Consiglio. La versione ufficiale è che Berlusconi
è estraneo al fatto e che, in ogni caso, non si tratta di una censura ma
"solo di un'iniziativa a fin di bene dei tecnici dell'immagine
del Presidente del Consiglio"; poiché il seno e l'ombelico durante le
conferenze stampa apparivano inquadrate dalle telecamere, dietro
le teste dei politici, si è "temuto che tale visione potesse urtare la
suscettibilità di qualche telespettatore".

Il nome (i nomi) di chi ha ideato ed eseguito il ritocco è, a tutt'oggi,
ignoto. Si tratta di vera censura o di un lampante caso di idiozia, di
un'incontrollabile vocazione a interpretare il ruolo di servo
del potente di turno?
"Evidentemente qualcuno, nella cerchia del presidente
del Consiglio, ha pensato che non si potesse esporre un
seno nudo accanto al volto del premier, forse perché
troppo simile a quelli che permette di mostrare ogni
sera nelle televisioni" ha commentato lo storico
dell'arte Eugenio Riccomini. Per il suo collega Andrea
Emiliani è "curioso però che sia stata
emendata la verità, un simbolo", tanto più che "occorre una bella
resistenza morale per scegliere proprio quel simbolo, con
tutto ciò che la gente pensa oggi dei politici" e che "viene da
sorridere pensando a quante cose vengono messe in mostra
a Canale 5".

E in effetti è questo il punto.

La televisione italiana è piena, a tutte le ore, di
donne seminude, in mutande vicino a presentatori o
giornalisti maschi in giacca e cravatta. Le tette e i glutei sballonzolano in tutti programmi, in particolare sui
canali di proprietà del presidente del Consiglio Berlusconi, dove anche l'annunciatrice di un film
culturale ha la scollatura che arriva all'ombelico.
Nonostante questo, le innocenti tette della Verità, che
nemmeno sballonzolano, vengono coperte "per non

urtare la suscettibilità di qualche telespettatore".
A quasi due mesi dallo scandalo, dietro i volti
sorridenti del premier, dei ministri e delle ministre
appare ancora la versione ritoccata della Verità del
Tiepolo. E questo vorrà pur dire qualcosa.






http://www.scudit.net/mdstoriadis_verita.htm

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